Pensieri e Sogni Metropolitani

"L'unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare.” – Walt Disney –

Il fantastico mondo di Sara, una creativa che crea dei piccoli capolavori con l’argento.

La prima intervista non si scorda mai, grazie mille Sara per avermi dato l’opportunità di averti qui sul mio blog.

anello macchina fotografica.jpg
Il bellissimo anello con inciso una macchina fotografica, sarebbe da mignolo ma io lo porto all’indice,grazie al fatto che è regolabile. (più avanti aggiungerò le foto delle due collane prese sempre da lei.)

Ciao Sara,benvenuta su Pensieri e Sogni Metropolitani,in questa chiacchierata paleremo di te e dei tuoi fantastici gioielli interamente fatti a mano, su Instagram sei la proprietaria della pagina amartemilano

Raccontami un po’ di te, qualche curiosità per conoscere meglio chi c’è dietro quello schermo.

E’ sempre un po’ difficile per me aprirmi e raccontarmi però ci provo! Parto già avvantaggiata perché ci siamo viste tempo fa e abbiamo già chiacchierato un po’.

Allora partiamo dal principio: sono Sara e ho 29 anni, ormai prossima ai 30!
Andrò in crisi, già lo so!
Nella vita di tutti i giorni lavoro in uno studio legale e nel tempo libero mi dedico alle mie creazioni.
Ho sempre sognato di avere una attività tutta mia, vuoi perché in famiglia c’è già una artigiana che vive del proprio lavoro o vuoi perché la creatività prima o poi viene fuori e non riesci a tenerla a freno, eccomi qui!
Oltre a questo posso dirti che sono una viaggiatrice.
Appena posso prendo la macchina, il treno, il primo volo e vado.
Non è importante la meta, l’importante è scoprire qualche posticino nuovo, rimanerne affascinata e imparare un sacco da altre culture.
Cos’altro dirti di me?
Sorrido sempre, in qualsiasi momento.
Ho imparato che un sorriso donato anche ad uno sconosciuto incontrato in metropolitana o al supermercato, ha una potenza infinita.
Dovremmo provare tutti i giorni a regalarne uno, giusto per vedere gli effetti che ha su di noi e sul prossimo.
Ti esorto a provarci, poi mi farai sapere.

La tua magnifica pagina dove ad ogni foto esprimi tutta la tua bellissima manualità, Come nasce la tua passione per i gioielli,da quanto crei, hai fatto qualche studio in particolare? Quali materiali utilizzi per creare?

Se dovessi dirti un giorno preciso in cui ho iniziato a creare non saprei proprio quale scegliere, dovrei probabilmente inventarlo!
Ho iniziato a creare i primi bracciali quando ero una bimba con gli scarti della lana che la nonna utilizzava per realizzare all’uncinetto maglioni, sciarpe e cappellini per noi nipoti.
Con quello che restava, mi ha insegnato a fare delle treccine che poi arrotolavo intorno ai miei piccoli polsi.
Ad oggi, i polsi credo siano rimasti della stessa misura di 20-22 anni fa!
Alcuni avevano degli accostamenti di colore davvero curiosi, altri ricordo che erano davvero carini.
Ogni tanto mi regalava dei piccoli gomitoli e con quelli continuavo a realizzare le mie treccine finché un giorno, insieme alle mie amiche di giochi, abbiamo iniziato a venderli ai passanti che capitavano accanto al condominio in cui abitavo da bambina.

Gli accessori mi sono sempre piaciuti, donano un tocco in più a qualsiasi outfit: dal più semplice al più ricercato.
Ho però riscontrato un grande problema nel corso degli anni: ho il polso davvero troppo piccolo!
Considera che una misura standard da donna si aggira sui 18cm ed il mio polso ne misura 15!!!
Per anni non sono riuscita a portare nemmeno un braccialetto a meno che non decidessi di comprare quelli da bambina, ma mi sembrava davvero assurdo.
Da qui sono iniziate le mie ricerche.
Inizialmente sono partita con delle perline, acquistate in un negozio all’ingrosso vicino a casa mia e piano piano ho capito che volevo qualcosa in più.
Dalle perline sono passata alle prime prove con l’alluminio: un materiale povero ma molto luminoso, duraturo e semplice da lavorare.
Da qui nasce il mio primissimo bracciale: quello con i nodini.
Il primo lo porto al polso ogni giorno!
Uno dei primi nodini è tutto storto, un po’ bruttino, però mi ricorda ogni giorno che se sogno di realizzare qualcosa con le mie mani, presto o tardi, riesco a farlo!
Più creavo questi bracciali e più mi sentivo bene.
Il processo creativo mi rilassa moltissimo e mi fa dimenticare la stanchezza per la giornata lavorativa, lo stress accumulato e per qualche ora ci siamo solo io e le mie creazioni.
E’ una sensazione che sono certa tu possa comprendere essendo anche tu una donna creativa!
Ma ritorniamo a noi: i materiali.
Come ti dicevo ho iniziato con le perline, poi sono passata all’alluminio e infine sono approdata nello splendido mondo dell’argento925 rigorosamente prodotto in Italia.
Avrei potuto scegliere dell’argento di importazione ma non l’ho fatto: credo fortemente nella qualità dei prodotti Made in Italy anche se questo comporta dei costi davvero molto più alti.
Credo sia più importante un prodotto duraturo e di qualità anziché un prodotto pagato poco e che lasci un po’ il tempo che trova insomma.
Inizialmente trovavo difficile reperire dei fornitori perché sai, iniziando come hobbysta, è difficile accedere a tutti quei canali che ti impongono l’apertura della piva.
Piano piano sono riuscita ad arrivare esattamente dove volevo: ho identificato alcuni fornitori e professionisti del settore che mi forniscono del materiale italiano e di qualità e sono degli esperti del settore davvero competenti.
Ti lascio immaginare la felicità.
Questo però non mi ferma, sono alla continua ricerca di quel quid in più che mi faccia dire “ok Sara, ora ci siamo davvero!”.
Sarà che sono sempre stata ambiziosa o forse che cerco sempre di raggiungere la perfezione, ma per il momento c’è ancora molta strada da fare per raggiungerla o quanto meno avvicinarsi il più possibile.
Per quel che riguarda gli studio posso dirti che nella vita ho studiato lingue quindi un po’ lontano dal mondo dell’oreficeria ma sogno da sempre di poter frequentare uno degli splendidi corsi proposti da una delle più importanti scuole orafe italiane: la Scuola Orafa Ambrosiana.
Per ora continuo da autodidatta costantemente affiancata dai professionisti del settore di cui ti parlavo poco fa ma nella mia lista dei desideri la Scuola Orafa Ambrosiana è presente ormai da tempo.

Cosa ti ha spinto a vendere le tue creazioni al pubblico?com’è il tuo rapporto con il cliente?

Vuoi sapere davvero cosa mi abbia spinto a vendere le creazioni?
In realtà non è un cosa ma un chi, cioè, più di uno!
La mia famiglia e gli amici mi hanno spinta a provare a venderli per far vedere anche al mondo esterno dalle quattro mura domestiche, quello che loro hanno sempre chiamato “grande potenziale”.
Inizialmente ero diffidente e mi dicevo che con tutti i grandi marchi che ci sono in circolazione e con tutta la concorrenza che ci sarebbe stata, non ero certa di riuscire a farmi conoscere ed apprezzare davvero.
Qualche anno fa, nel periodo in cui la crisi economica ha colpito anche noi, mi sono ritrovata senza lavoro.
E’ durato poco, solo un mese, ma lì mi sono detta “Sara, o la va o la spacca!”.
Ho compreso che come è vero che la concorrenza è tanta e talvolta sleale e spietata, è altrettanto vero che ho un valore aggiunto: Sara posso esserlo solo io.
Non vederla come presunzione, ma semplicemente come primo passo per raggiungere quello che ho sempre desiderato.
Questo mi ha smosso ed alla fine, un po’ per caso, ci siamo incontrate anche noi due!
Non sono il tipo di artigiana che per emergere cerca di affossare la concorrenza, no!
Sono il tipo di artigiana che preferisce il poco, ma di qualità e cerco sempre di andare oltre una semplice vendita.
Mi piace il rapporto umano che si instaura con un cliente fidelizzato così come adoro scambiare quattro chiacchiere con un potenziale cliente o semplicemente una persona che mi scrive per darmi dei suggerimenti perché una mia creazione non le piace.
Non amo la vendita fine a se stessa, amo il rapporto tra le persone, semplice e puro.

La scelta del nome della tua pagina è legata a qualcosa in particolare?

SaBi Creative Lab nasce un po’ così, senza pensarci molto.
Ho unito le iniziali del mio nome e del mio cognome ma l’unica cosa su cui ero convintissima è che non avrei voluto un nome che contenesse la parola “bijoux”!
Forse avrei dovuto ragionare un pochino di più sul nome ma ormai ero convinta: dovevo farmi conoscere!
Chissà, magari con il tempo lo cambierò, non so fare previsioni al momento.
Posso dirti però che sono in completa rivoluzione quindi tutto è possibile.

Come artigiana hai delle muse ispiratrici su questa bellissima piattaforma chiamata Instagram?

Le mie muse ispiratrici non sono Colleghe conosciute o viste sui social.
Ti dirò la verità: non apro mai le loro pagine perché non voglio lasciarmi condizionare dalle creazioni, dai like, dai follower ecc ecc.
Prendo spunto dai grandi perché li immagino come me: prima in un laboratorio minuscolo e poi in una azienda tutta loro che fanno grandi numeri e provano una grandissima soddisfazione nel vedere coronati tutti i loro sogni.

Tutto questo è nato come un sogno, ora ho deciso di chiamarlo e trattarlo come un progetto, perché di fatto è esattamente questo.
Un progetto nel quale credo fortemente.
Un progetto personale.
Un progetto di vita.

Se vuoi aggiungere qualcosa sulle tue creazioni, o sul tuo mondo fatto di gioielli che non ho chiesto ditemi pure, ora che L’intervista è giunta al termine,ti ringrazio ancora tantissimo per la tua presenza qui, un ultimissima cosa come ti possono contattare??

Penso di aver parlato a ruota libera per un sacco di tempo senza neppure rendermene conto.
Ora lascio a te la parola e per qualsiasi cosa sono sempre a tua completa disposizione!

Non dimenticare che mi trovi su Instagram, Facebook e via mail.

Ti ringrazio molto per avermi dato la possibilità di raccontarmi.
Grazie infinitamente per il tuo tempo.
Un abbraccio forte ed un bacio.

Sara

Questa bellissima chiacchierata è giunta al termine,mi sono divertita moltissimo, nonostante io Sara l’abbia vista l’ultima volta a Novembre al mondo creativo ed il tempo è volato, ti consiglio di dare un occhio alla sua pagina perchè merita veramente tanto, adoro i suoi gioielli, diventati oramai parte integrante della maggior parte dei miei outfit.

Sara è una persona splendida, gentile cordiale e sa come trattare il cliente, professionale in quello che fa,attenta nella cura del particolare.

Questa era l’unica intervista per questo mese, io ti do appuntamento al mese di marzo, con altre due  super interviste.

ISSA

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