Buon pomeriggio mio caro lettore,
eccoci arrivati finalmente al mese di Maggio, questa è la prima recensione del mese, IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE è il 5^ libro letto nel 2018.
Un libro che sa di grottesco,un romanzo che sembra non aver ne capo ne coda, una lettura comunque piacevole e scorrevole nonostante qualche volta si faccia fatica a starci dietro.
Di recente in libreria è uscito il secondo volume, che sicuramente acquisterò in quanto nonostante tutto ci sono affezionata al protagonista.
IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE
Quando ancora non ero a dieta, dopo una mattinata intensa, super colazione con una lettura nuova nuova.
IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE, autore Jonas Jonass
Pagine: 446
Genere: Romanzo
Edizione: Bompiani
Il libro in mio possesso è stato finito di stampare nel 2015
Anno di uscita: 2009.09.09
Costo : 5 euro
Acquistato: presso Supermercato Coonad
Trama
Il personaggio principale del racconto, Allan Karlson compie cento anni e per l’occasione la casa di riposo dove vive da anni intende festeggiarlo in modo solenne. Allan però decide di scappare dall’ospizio senza avere alcuna destinazione in mente. Arrivato alla stazione dei pullman, durante l’attesa prima della partenza, Allan si imbatte in un giovane, biondo, strano e troppo fiducioso nei confronti del vecchietto. Non potendo entrare nella piccola cabina della toilette pubblica con un’enorme valigia da cui non si separa mai, il giovane chiede ad Allan di curarla per pochi minuti. Arriva una corriera, Allan vi sale portando con sé la grossa valigia dello strano giovane, senza sapere che quel biondino è un criminale affiliato ad una gang dedita al traffico della droga.
Tutta la vicenda è costellata da una girandola di equivoci e viene narrata in una sequenza cronologica lineare, ma a più riprese si intreccia con i flashback che ripercorrono la vita del protagonista in una galleria di personaggi incredibili e grotteschi.
Cosa ne penso del romanzo
Questo romanzo mi è capitato all’occhio mentre ero alle casse del supermercato con mamma.
Il titolo quasi surreale è stato il motivo principale per cui l’ho acquistato,nonostante le diverse opinioni discordanti avrebbero potuto farmi desistere, fatto sta che quando me lo sono trovata di fronte,l’ho messo nel carrello senza pensarci troppo.
La copia in mio possesso ha la copertina flessibile, ed è comodissima da portare in giro, sia per leggerlo sui mezzi ma volendo anche in piedi,
Ora però veniamo a noi, la trama in se per se è grottesca e surreale, seppur i fatti raccontati sono descritti in maniera spazio-temporale corretta, si incontrano spesso e volentieri pezzi di Flash back, che ti fanno perdere in alcuni casi alcuni casi il filo del discorso,infatti mi capitava di appuntare post-it per suddividere i fatti che erano accaduti con quelli che stavano accadendo.
Il linguaggio e la scrittura invece sono molto fluidi, poco complicati e facilmente capibili.
Sinceramente questo è stato l’unico libro del 2018 che non mi ha lasciato nulla,ne a livello di citazioni, ne a livello di insegnamenti, ma comunque è stato un ottimo compagno di viaggi,nelle calorose giornate milanesi,tra uno spostamento e l’altro.
Approvato e consigliato.
Approvato sì, perchè comunque nonostante non sia il mio genere mi ha tenuto compagnia,aiutandomi a distrarmi senza però addormentarmi dopo giornate di lavoro cariche.
Consigliato si e no, perchè vi deve piacere il genere, altrimenti rischiereste di abbandonarlo lì.
Per il lettore\lettrice:
Se trovi interessante questa recensione, o scopri uno di quei libri di cui non potrai più farne a meno, fammelo sapere qui sotto nei commenti, sono sempre pronta per quattro chiacchiere letterali, ma anche se il libro o l’articolo in se non li hai trovati di tuo gradimento, consigliami qualche lettura interessante, io sono qui.
Issa.

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