Pensieri e Sogni Metropolitani

"L'unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare.” – Walt Disney –

Se vuoi una vita felice devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose. – Citazione di Albert Einstein-

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Ecco a voi Mafalda , il mio o meglio nostro tandem semi reclinato.

Avrebbe dovuto iniziare in un’altra maniera questo unico OBBIETTIVO a LUNGO-MEDIO TERMINE del 2020

Buon pomeriggio mio caro lettore,

oggi 26 Marzo , ho deciso di pubblicare un articolo previsto per Aprile, ma siccome siamo tutti a casa per via di questa catastrofica EMERGENZA SANITARIA, mi sono rimessa in gioco cercando di stravolgere la programmazione.

In questo ultimo giovedì del mese avrei dovuto essere su un treno in direzione Bologna e invece per fortuna sono a casa con la mia famiglia, nonostante il dispiacere e la mancanza per la città si facciano sentire.

In questo clima parlare dell’OBBIETTIVO A MEDIO LUNGO TERMINE mi sembra inutile, ma io voglio essere fiduciosa seppur partirò in ritardo e l’unica PROVA fissata per giugno seppur lontana non se ne conosce ancora la sorte.

DI COSA PARLEREMO OGGI

L’obbiettivo è uno ma suddiviso in due, la prima parte quella che riguarda la MOBILITA’ SOSTENIBILE e la seconda parte è quella che sta nel mezzo ovvero una piccola PROVA alla quale mi vorrei sottoporre.

Per la mobilità sostenibile , che attualmente è inattuabile per via della situazione sanitaria, vi parlerò di come ma soprattutto perchè io mi sia arrivata a prendere questa decisione, rinunciando alla comodità della macchina da una parte ma dall’altra riceverne beneficio a livello fisico,

Invece per quanto riguarda la PROVA è ancora presto cantar vittoria e dire che riuscirò a farla ma almeno VOGLIO ESSERE POSITIVA.

MOBILITA’ SOSTENIBILE

Partirei con un brevissimo cappello introduttivo, attraverso il quale vorrei farvi capire il perchè di questa scelta che seppur sia la meno comoda, in quanto come mezzo di trasporto utilizzerò una bicicletta , sia anche la più SOSTENIBILE a livello ambientale , oltre al BENEFICIO a livello salutare.

Nella mia famiglia,composta da me, mamma e papà da un bel po’ di anni a questa parte abbiamo cominciato a cambiare modo di vivere, partendo soprattutto da scelte legate alla salvaguardia del pianeta, seppur siamo una piccola goccia in mezzo al mare (un detto che spesso ci sentiamo dire), di fatti ci siamo adoperati :

  1. Acquistare a km zero, fortunatamente abitando in un paese di origini campagnole situato nella provincia di Milano e nei dintorni massimo 30\40 km troviamo tantissime aziende agricole che vendono e producono carne, uova , formaggi , frutta ecc che vendono al dettaglio, seppur i costi siano leggermente superiori ma almeno si ha la sicurezza della provenienza.
  2. Ridurre gli sprechi, d’acqua e di cibo ma non solo, quindi stando attenti all’utilizzo che se ne fa nel primo caso , mentre per il secondo compriamo solo quello che ci serve e facciamo la spesa quando abbiamo ultimato quello che avevamo da finire
  3. Muoversi il più possibile con mezzi alternativi alla macchina, dove possibile ovviamente, questo fino all’anno scorso lo pensava solo mio papà il quale la spesa andava a farla sempre in bici, tempo permettendo, solo se diluviava , ghiacciava o nevicava allora utilizza la macchina.

Nel corso degli anni grazie a questo piccolo CAMBIAMENTO apportato nella quotidianità, mi ha aiutato ad ampliare molti punti di vista, approfondendo tematiche delle quali non pensavo essere così complicate come lo sono realmente.

Sicuramente vi starete chiedendo il perchè della piccola premessa,in quanto dovremmo parlare di MOBILITA’ SOSTENIBILE, ebbene dovete sapere che senza il pensiero pregresso non sarei mai arrivata a pensare di ANDARE A LAVORARE IN BICICLETTA.

Il processo per arrivare a tale decisione è stato lungo e tormentato, specialmente perchè non sapevo dove lasciare la bici o come avrei fatto con le cose che mi porto avanti e indietro due volte alla settimana per il lavoro ( lunedì e venerdì) e tante altri dubbi che mi frullavano per la testa, ma poi grazie a mio papà e alla sua passione per il mondo delle bici reclinate, trike, semi reclinate ha trovato QUESTO BELLISSIMO TANDEM ( lui ne ha sempre voluto uno da utilizzare con mamma).

Prima di arrivare all’acquisto ovviamente abbiamo valutato l’effettivo utilizzo che ne avremmo fatto oltre a portami al lavoro e quindi pedalare in due, ed ha scoperto:

  1. La parte davanti diventa un ottimo supporto per aggiungere una sacca dove riporre la spesa , fino ad un massimo di 40 kg
  2. Nelle stagioni calde o comunque con temperature accettabili è comodo per spostarsi e farsi delle bellissime pedalate qui nelle mie zone ma non solo.
  3. Acquistandolo avremmo potuto partecipare insieme senza l’uso di due bici separate alla PEDALATA NOTTURNA ( paragrafo sotto) Milano-Arona
  4. Un beneficio a livello di salute, facendo attività fisica seppur lieve
  5. Un beneficio per l’ambiente.

La convinzione di intraprendere questo nuovo modo di spostarsi è stato favorito anche dalla mia “INTOLLERANZA” (ancor prima di tutto quello che sta succedendo) del casino METROPOLITANO , seppur sia solo una fermata se parto da ASSAGO MILANO FIORI NORD ( dove tra l’altro ho la palestra) , in quanto essendo fuori zona devo prendere la metro e scendere a FAMAGOSTA per poi proseguire a piedi fino a ROMOLO, ma vi giuro che ultimamente piuttosto che chiudermi sotto terra preferivo passeggiare, sia con il sole che con la pioggia.

Per familiarizzare ancor di più con questo nuovo mezzo ho deciso di trovargli un nome simpatico e chiamarla “MAFALDA” .

Il mese di MARZO siamo andati a provarla e a ritirarla ( prima che scattasse le nuove norme restrittive) e APRILE sarebbe stato il mese in cui saremmo partiti con l’utilizzo, ma purtroppo ad oggi non si ha nemmeno la certezza di quando potremmo utilizzarla.

LA PRIMA PROVA DI MAFALDA

( In collaborazione con Papà)

Questa prima e unica prova che ci siamo prefissati rientra in quei momenti dedicati solo a noi due, volto quindi a coltivare e rafforzare il RAPPORTO PADRE-FIGLIA .( per chi mi segue sa quanto io sia legata alla mia famiglia e come durante l’anno cerchi delle giornate, o momenti da condividere solo con papà o solo con mamma.)

MAFALDA è il mezzo con cui vorremmo affrontare la MILANO-ARONA , 100 km in notturna, organizzata dalla WITOOR, associazione che durante l’anno prepara e gestisce questo tipo di eventi, per mio papà sarebbe la quinta mentre per me la prima.

Per ovvi motivi attualmente siamo fermi con l’allenamento su strada, ma io mi sono imposta di familiarizzare con la seduta semi sdraiata attraverso il trike di mio papà posizionato sui rulli, approfittando così per fare un po’ di attività cardio.

Vi terrò sicuramente aggiornati, la data prevista è il 27 giugno 2020 , speriamo in bene.

Le ruote di una bici sono come le lancette di un orologio: girano lentamente ma possono andare molto lontano rotolando verso il futuro senza fretta

– Citazione Enrico Caracciolo –

Non mi capitava da un po’ di scrivere un articolo così lungo e impegnativo, sfruttando solo le ore serali, in quanto in altri momenti avrei preferito ritagliarmi dei momenti mattutini a mente più produttiva.

Questo pomeriggio pubblicherò poi un post anche sulla mia pagina di Instagram, nella quale potrete seguire tutti gli aggiornamenti riguardante MAFALDA, ovviamente si spera il prima possibile.

Ora vi saluto, vado a godermi un buon libro accoccolata sotto le coperte e con una buonissima tisana.

Issa

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