Un libro che non ti aspetteresti mai di leggere in vacanza.
Buon pomeriggio a te mio caro lettore,
con molta calma sto cercando di riprendere un po’ i ritmi di queste pazze giornate settembrine dove momentaneamente sono ancora a casa dal lavoro per motivi personali.
Ammetto che seppur ci sia rimasta molto male dal dover “inventare” (di nuovo ) una nuova routine momentanea non è stato semplice sedersi al PC e cominciare a raccogliere,appunti di viaggio, recensioni scritte sulle note del telefono e foto da editare, fortunatamente dopo la bellezza di quasi un mese da quando sono tornata alla base FORSE ma dico FORSE ho trovato un giusto compromesso,tra vita on line e quella off line.
Oggi dopo mesi, così com’è successo per la sezione dedicata al mondo dei viaggi, finalmente torno a farmi sentire anche nella sezione dedicata hai libri, nonostante io non abbia più scritto non significa che io abbia smesso di leggere anzi,ho aumentato considerevolmente la lista delle recensioni da portarvi qui sul blog.
Però siccome mi sto dilungando troppo, direi di tornare a noi, parlando del romanzo che ho definito “sfida” estiva, in quanto normalmente ad Agosto cerco romanzi più leggeri da portarmi in vacanza.

LA QUATTORDICESIMA LETTERA, autrice Claire Evans
Casa editrice: Neri Pozza
Pagine: 448
Data di pubblicazione: 18 Giugno 2020
Costo: Cartaceo 17,00 € Digitale 9,99 €
Genere:Gialli Noir e Avventura
Trama:
E una mite sera di giugno del 1881, la sera della festa di fidanzamento di Phoebe Stanbury. Mano nella mano di Benjamin Raycraft, il fidanzato appartenente a una delle famiglie più in vista della Londra vittoriana, Phoebe accoglie gli invitati con un sorriso raggiante di gioia. E il suo momento, l’istante che suggella la sua appartenenza alla buona società londinese. Un istante destinato a durare poco. Dalla folla accalcata attorno alla coppia si stacca una sinistra figura, un uomo nudo, sporco di fango e col torace coperto da una griglia di tatuaggi, come un fiore gigante. L’uomo solleva il braccio verso Benjamin, facendo balenare la lama stretta nella mano: «Ho promesso che ti avrei salvato» dice, prima di avventarsi sull’ignara Phoebe e tagliarle la gola con un rapido gesto. La mattina seguente, a pochi chilometri di distanza, William Lamb, ventitré anni e l’ambizione di diventare socio dell’avvocato Bridge una volta completato il praticantato, fa visita a un cliente molto particolare, Ambrose Habborlain, sino a quel momento seguito esclusivamente da Bridge. Si ritrova al cospetto di un uomo dai capelli canuti e dallo sguardo smarrito che, in preda alla paura, gli consegna un misterioso messaggio: «Dite a Bridge che il Cercatore sa». Tornato allo studio, William spera di avere da Bridge delucidazioni sull’oscuro comportamento di Habborlain. Ma, contro ogni aspettativa, l’anziano avvocato viene colto anche lui dal terrore. Con affanno apre l’ultimo cassetto della scrivania, estrae un piccolo cofanetto in legno sul cui coperchio sono intagliati sette cerchi all’interno di un ottavo, a formare un grande fiore, e lo affida a William con la raccomandazione di tenerlo al sicuro e non farne parola con nessuno. Tra rocambolesche fughe, una misteriosa setta disposta a tutto pur di realizzare i propri scopi e un terribile segreto che affonda le sue radici in un lontano passato, William vivrà giorni turbolenti in una Londra vittoriana che, come un gigantesco labirinto di misteri, custodisce antiche leggende e oscure macchinazioni, saperi secolari e nuovi pericolosi intrighi.
Il mio parere sul romanzo:
LA QUATTORDICESIMA LETTERA, è un di quei romanzi dal quale non sai proprio cosa aspettarti, perché se esternamente vieni “rapito” dalla copertina, scenica edito Neri Pozza, e poi successivamente incuriosito da una trama che promette bene, il suo contenuto è tutto da capire purtroppo.
La storia si sviluppa nel 1881 a Londra, dove inizialmente sembrano due avvenimenti uno estraneo all’altro, in quanto da una parte abbiamo un omicidio di una giovane sposa e dall’altra invece ci troviamo un giovane ragazzo apprendista avvocato, il quale prende una decisione troppo affrettata,pensando inizialmente di fare il suo lavoro alleggerendo il capo ma ancora non sa che la sua vita cambierà di lì a poco.
Il ritmo del romanzo è altalenante, più si va avanti e più la storia si infittisce, bugie,fughe, tresche e pestaggi fanno da contorno a questo romanzo molto noir, in alcuni casi addirittura diventando troppo descrittivo e noioso.
Ammetto che il mio interesse ad un certo punto è quasi calato,azzarderei dire appiattito, nelle ultime 100 pagine ho riscoperto quanto la mia curiosità era un continuo crescere,quindi in men che non si dica l’ho portato a termine.
L’autrice ha creato un piccolo capolavoro, seppur il mio giudizio non sia a pieni voti, in quanto le mie aspettative erano ben altre, ma comunque ho apprezzato il narratore esterno che permette di enfatizzare al meglio con la storia.
Approvato e consigliato:
Mi è piaciuto sì, mi ha tenuto compagnia e la storia merita sicuramente di essere letta, però se non siete amanti del genere eviterei di consigliarvelo come un romanzo che assolutamente non deve mancarvi nella libreria.
Prima dei saluti mi rivolgo a te mio caro Lettore o Lettrice
Se trovi interessante questa recensione, o scopri uno di quei libri di cui non potrai più farne a meno, fammelo sapere qui sotto nei commenti, sono sempre pronta per quattro chiacchiere letterali, ma anche se il libro o l’articolo in se non li hai trovati di tuo gradimento, consigliami qualche lettura interessante, io sono qui.
Clarissa

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