Se ti perdi tra le stelle – Guarda il Mare – E’ pieno di luce- Cit. presa dalla Copertina
Buon pomeriggio lettore,
a chiusura del mese corrente, come promesso eccovi il mio parere sincero e non richiesto sul romanzo che ho deciso di leggere per la challenge annuale dei 12 LIBRI X 12 MESI.
Il titolo scelto per Gennaio è stato LE SETTE VERITA’ DI ESTHER WILDING, dell’autrice Holly Ringland edito Garzanti.
Seppur non conoscessi nulla di quello che sarei andata a leggere, l’ho acquistato basandomi solamente sulle sensazioni positive datemi dalla trama letta in libreria quel giorno.
Fortunatamente poche volte mi capita di ricredermi, questa infatti non era una di quelle.
Del romanzo ho amato tutto i particolari, il procedere lento della narrazione e qualche piccola, ma amara verità hanno trasformato questo libro nel mio preferito, a tal punto da rallentare il più possibile il giorno in cui lo avrei finito.
Ora, però qui mi fermo e procederei a lasciare spazio alla recensione vera e propria.
Buona lettura.
Scheda tecnica

Le sette verità di Esther Wiling, autrice Holly Ringland
Casa editrice: Gazanti
Pagine: 592 p. Brossura
Genere
Costo:
22,00 euro il cartaceo/ 13,99 euro l’ebook
Anno di pubblicazione: 4 giugno 2024
Acquistato:
Mondadori bookstore , p.zza Duomo ( MI)
TRAMA
Eucalipto, sale e fumo di legno. Una folata di vento trasporta i profumi oltre il finestrino e li diffonde nell’automobile.
È l’odore di casa. Dove Esther aveva giurato di non tornare mai più. Aura, sua sorella, è scomparsa in mare un anno prima senza lasciare tracce.
Un mistero irrisolto che, in lei, ha creato un vuoto incolmabile. Una tragedia che ha travolto la sua famiglia mandandola in pezzi. Senza la sorella, Esther si è sentita persa e le sono sfuggite le redini della vita.
Ora, però, stringe tra le mani i diari di Aura. Le pagine sono piene di disegni e scritte indecifrabili, intrisi di miti e folklore di paesi lontani. Mentre sfoglia quel taccuino, Esther intuisce che lì può nascondersi la verità. È come se Aura avesse voluto trasmetterle una luce di speranza.
Così si fa coraggio, parte per un viaggio che dalla Tasmania la porta fino in Danimarca e si accorge che la sua intuizione era corretta: Aura aveva una vita nascosta, segnata da un segreto sconvolgente.
Finalmente, Esther può cominciare a combinare le tessere del mosaico, ma per farlo deve rimettere in discussione ogni cosa, anche ciò che ha sempre creduto vero dei suoi genitori. Quello che ancora non sa è che, cercando sua sorella, sta iniziando un cammino alla riscoperta di sé stessa che le indicherà la direzione per cambiare la propria vita. Solo così il luogo che chiama casa cambierà per sempre il suo profumo
. Con questo libro, Holly Ringland ci porta con sé in una storia emozionante, piena di sfumature e anche un po’ magica. Una storia che è in grado di mescolare il lutto e la gioia, dimostrando come dal primo, spesso, possa nascere la seconda
Cosa ne penso del romanzo
Ed eccoci giunti al fulcro di questo articolo, ovvero il pensiero che accompagna una recensione no spoiler del romanzo Le sette verità di Esther Wiling.
La nostra protagonista è una giovane donna di nome Esther che dopo la prematura scomparsa della sorella Aura, decide di chiudersi in se perché si sente esclusa dalla sua stessa famiglia che sembra vivere un lutto proprio.
Una commemorazione, sotto forma di festa anni 80 porterà Esther a tornare nella dimora in cui è cresciuta, nonostante la sua nuova vita va a rotoli, fa di tutto per esserci a questo evento.
Tornano a casa si accorge che nulla è cambiato, sua mamma sempre fredda e distante mentre il padre cerca di non mandare a catafascio quel equilibrio precario costruito.
Esther scoprirà però ben presto che questo invito è stato un pretesto perché i suoi genitori ,specialmente la mamma ha un obbiettivo bene preciso.
Durante l’assenza della figlia, ha trovato un diario scritto da Aura, con l’unica pecca di risultare indecifrabile a chi lo legge.
Allora perchè proprio a Esther aspetta il compito di cercare risposte tra quelle parole?? Chi o cosa la vita ha riservato alla sorella scomparsa durante la permanenza all’estero?? Ma soprattutto perchè quando è tornata si è spenta giorno dopo giorno??
Queste sono i dubbi che dapprima faranno scappare Esther nuovamente lontano dalla famiglia, ma saranno poi gli stessi che la spingeranno attraverso un viaggio, che in primo luogo cambierà lei.
Prenderà tante decisioni impensabili, smarrirà diverse volte la strada ma alla fine ci saprà regalare emozioni davvero forti.
In quel viaggio che la porterà dalla Tasmania alla Danimarca alla ricerca dei pezzetti di vita che la sorella ha scritto alla sua maniera nel diario.
Il finale o meglio, l’ultima parte sarà quella più tosta da leggere, serviranno fazzoletti per chiudere un cerchio che sembra aver aspettato proprio la protagonista per chiudersi.
Per quanto riguarda le tematiche trattate, ne esamineremo tre, quelle principali a parer mio.
Il ricordo legato il lutto e la costante ricerca di sopravvivere alla mancanza.
Un lutto che ha sconvolto, rotto equilibri e rimesso in discussione anche i segreti più difficili.
L’incapacità di accettarlo come tale e di rispettare i voleri, nonostante tutto il male ad esso connesso, vediamo ad esempio come la madre spinge Esther a partire per scoprire quei pezzetti mancanti.
Lutto visto anche come abbandono e mancanza.
L’esposizione continua degli stati d’animo, come a voler tenere sempre sulle spine chi legge.
Ebbene sì, parliamo di rabbia verso le verità nascosta.
La solitudine e il non essere compresa, così come spesso si sente la nostra protagonista
Paura, nel non ritenersi all’altezza delle sfide
Rinascita, perché abbracciare il dolore può portare a nuove consapevolezze.
Ed infine l’ Amore in tutte le sue forme.
Il folklore, che fonde passato presente e futuro di generazioni che sembrano così lontane e scollegate tra loro, ma che seppur raccontati in culture differenti hanno tutte lo stesso significato.
Chiudo questo parere, aggiungendovi dei particolari per chi volesse cimentarsi nella lettura.
L’autrice ha voluto dividere (apposta) il romanzo in parti, una per ogni verità raccontata, tanti piccoli pezzetti di puzzle che si ricongiungono tra loro solo alla fine.
I capitoli sono relativamente corti, massimo 4/5 pagine e sono narrati in terza persona, ciò fa sì che l’intensità dei fatti in alcuni casi si amplia il doppio.
Il linguaggio utilizzato è semplice e scorrevole, rendendo la lettura fluida senza intoppi.
COSA MI è PIACIUTO E COSA NO, LO CONSIGLIEREI.
Punti a favore:
- una storia che sa convincere, nessun buco di trama, tutto trova un senso anche quando sembra non esserci
- i capitoli non sono né eccessivamente lunghi né troppo corti
- il modo in cui viene trattata la tematica del lutto, senza quella pesantezza che renderebbe questo romanzo illeggibile.
Punti a Sfavore
- Il finale, seppur ci stia bene perché non poteva concludersi in un altra maniera, mi è sembrato aperto ( probabilmente solo una mia impressione)
- di alcuni personaggi avrei voluto sapere di più
Lo consiglierei: assolutamente sì, soprattutto se si cerca una storia che sappia lasciarti degli insegnamenti.
Grazie
Siamo giunti alla fine, ti ringrazio per esserti fermato fino a qui.
Se vuoi consigliarmi qualche romanzo o hai letto quello di cui ho parlato e vuoi parlarne mi trovate qui o su Instagram.
Clarissa

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